SENTIERO DINO ICARDI

Sentiero ad anello che passa per il Rifugio Stroppia, il Bivacco Barenghi, Passo dell’Infernetto, Vallone dell’Infernetto, ritornando ai piedi della Cascata di Stroppia.
Tour tra paesaggi costantemente in mutazione tra le meraviglie dei valloni Vallonasso di Stroppia e Infernetto
Splendida vista sul gruppo Chambeyron, la cui punta “Brec” raggiunge i 3.389 mt, cima più alta della Valle Maira.

Raggiunta la borgata Chiappera si prosegue fino al bivio;
da qui di segue la deviazione sulla sinistra che, con uno sterrato, raggiungere il parcheggio della piana di Stroppia a 1686 mt, dove il Maira incrocia l’acqua della cascata.
Lasciata l’auto, il sentiero da subito si eleva di quota con intensi serpeggiamenti.
Si supera un primo salto roccioso per sbucare nella conca erbosa dei LAC ARS (2.050 m), non laghi ma ottime sorgenti e punto d’osservazione straordinario sul gruppo Castello-Provenzale.
Da qui si riprende un’altra rapida salita raggiungendo una parete rocciosa con tratti molto esposti, resa agibile grazie a dei punti scavati a mano dagli Alpini negli anni ‘40.
Dopo circa 1 ora e 45 minuti dalla partenza si prende fiato con un breve tratto in piano e con la tappa obbligata al Rifugio Stroppia (2.260 mt), punto panoramico sulla cascata e sull’alta valle.
Il sentiero prosegue attraversando il balzo della cascata su dei pietroni;
in tarda primavera l’attraversamento è un’esperienza unica data la notevole portata d’acqua.
Si prosegue toccando il Passo dell’Asino (2.309mt) per raggiungere il pianoro Vallonasso di Stroppia, circondato dallo spettacolo delle alte cime “dolomitiche” e arricchito sulla destra dal Lago Niera, bacino delle cascate, non sempre ricco d’acqua.
Mantenendo il sentiero principale si riacquista pian piano quota raggiungendo il Lago del Vallonasso di Stroppia, dominato dal Bivacco Barenghi (2.815 mt -2 ore dal rifugio Stroppia).
Ultimo strappo fino al Colle Gippiera dove verrete ripagati da un panorama mozzafiato sulle alte vette tra cui indubbiamente spunta il Brec de Chambeyron e sul sottostante Lago dei nove colori.
Dopo la meritata pausa contemplativa il percorso ad anello prosegue verso la Finestra di Stroppia (nome derivante dal visibile foro nella roccia), e l’omonimo Lago della Finestra (2.794 m).
Si attraversa il Colle dell’Infernetto (2.783 mt -1 ora dal bivacco barenghi) per proseguire con la discesa nel ripido canalone di terra e detriti. Qui occorre un po’ d’attenzione data la franosità del terreno e dalla possibilità di trovare innevamenti anche in tarda estate.
Lo scenario cambia ancora raggiungendo i pascoli del Vallone del Maurin.
Per concludere l’anello si percorre la strada sterrata militare svoltando sulla destra in direzione della destra idrografica del torrente fino al parcheggio.

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