ANELLO SAN MICHELE DI PRAZZO/ELVA -BC

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Bene, dopo la ricca colazione siete pronti per partire. Niente auto, si parte direttamente da qui in MTB!

Lasciatevi alle spalle l’Albergo Le marmotte e procedete verso valle lungo la pista sterrata che da b.ta Frere scende lungo la destra orografica del torrente Maira fino a b.ta Maddalena.
Qui dovete tornare su asfalto fino a Prazzo Inferiore dove, prima dell’abitato svoltate a sinistra in direzione di San Michele di Prazzo e pedalate su asfalto fino a raggiungere le b.te Allemandi, Falco e Ferreri dove si incontrano le tacche gialle del Percorso Occitano che seguite in salita, sulla destra, lungo la sterrata che sale al colle di San Michele (1935 m ).
Siete giunti alla meta panoramica! un po’ di fatica ma ne è valsa la pena vero?
E’ arrivato il momento della foto! Scattate e condividete i nostri hashtag:

#albergolemarmotte  #vallemairabikeexperience  #mairavigliosa

Iniziate a scendere sul  sul versante opposto, seguendo sempre le tacche gialle, scollinate nel vallone di Gias Vecchio e raggiungete le borgate di Chiosso Sup ed Inf (1530 m). Imboccate ora la carrozzabile asfalta che, in salita, (P.O. – GTA) raggiunge b.ta Serre (1637 m). Qui giunti seguite le indicazioni per b.ta Mattalia e su sterrato raggiungete il Colle di San Giovanni (1875 m). Continuate a seguire il single-track che con sali scendi (tacche gialle PO) guadagna il colle Bettone (1831 m) per poi scendere fino a b.ta San Martino. Attraversate la borgata Superiore e scendete a quella Inferiore procedendo lungo il sentiero che raggiunge Gr. Vignale. Poco oltre ritrovate l’asfalto della carrozzabile principale e potete seguire a ritroso il percorso dell’andata fino a Frere.

Siete ritornati all’Albergo Le marmotte, il tour di oggi è finito, bravi!
Ora potete godervi il meritato riposo in giardino sorseggiando una bella birra fresca!

Foto

Equipaggiamento

I tour si sviluppano prevalentemente in ambiente alpino e spesso in alta quota, conviene quindi che siate attrezzati per far fronte ad eventuali cambiamenti climatici.

Prima di partire controllate di avere (indossati o nello zainetto) i 3 capi fondamentali:

  • STRATO UNDERWEAR: lo strato a contatto con la pelle che deve consentire il giusto riciclo d’aria e favorire la traspirazione dell’umidità verso l’esterno.
  • STRATO MIDDLEWEAR: il secondo strato che deve garantire l’isolamento termico e garantire il passaggio dell’umidità corporea dal primo strato verso l’esterno.
  • STRATO OVERWEAR: lo strato più esterno che deve fornire la giusta protezione dagli agenti atmosferici (vento, pioggia..) e favorire al tempo stesso la traspirazione del sudore all’esterno sotto forma di vapore acqueo.

Alcuni lo ritengono fastidioso e antiestetico, ma la sua utilità è indiscutibile.
Prima di partire verificate le regolazioni in modo da godere di una comodità totale.

Sono utilissimi per proteggerci dagli agenti atmosferici esterni.
E’ importante che siano avvolgenti e ben saldi sul viso per evitare di togliere le mani dal manubrio per sistemarli.
Ottime le lenti “fotocromatiche” studiate per adattarsi ai diversi tipi di luce.

Utilizzarli è una buona abitudine perché garantiscono una corretta tenuta del manubrio e un buon confort di marcia grazie all’imbottitura del palmo che assorbe le vibrazioni.
Fondamentali per limitare i  danni in caso di caduta.
Lunghi o corti è una scelta personale.

Una o più di una vanno riempite prima di partire.
Verificare sempre sulla mappa la presenza di punti acqua lungo l’itinerario.

Nella scelta tenete in considerazione soprattutto leggerezza e comodità perchè lo zaino, oltre a contenere, deve aiutare durante la pedalata attraverso una distribuzione ottimale dei carichi.
Prima di partire posizionatelo in modo confortevole regolando gli spallacci e i nastri di tensione.
Lo zaino ideale per un’escursione in mtb ha una capacità di circa 25/30 litri con una serie di tasche utili per il trasporto separato dell’occorrente:

abbigliamento (giacca antivento, maglia intima, guanti lunghi, pile, creme protettive…)

alimentazione (barrette energetiche, frutta, integratori…)

kit primo soccorso (garze, bende, forbice, guanti, disinfettante, rotolo cerotto, telo termico…)

accessori o parti meccaniche di emergenza (camere d’aria, bombolette, filo freno, nastro adesivo, chiave multiuso, leve togligomme, pinza, pompa…)

accessori vari (cartine topografiche, coltello multilame, gps, pila frontale, cellulare, macchina fotografica…)

Durante l’escursione è opportuno avere con sé il cellulare (anche spento, ma funzionante e in piena efficienza).
Il numero da comporre in caso di chiamata di soccorso è “112”.
L’intervento dei soccorsi potrebbe richiedere l’arrivo dell’elicottero; in questo caso:

  • individuate un luogo per l’atterraggio
  • se possibile, segnalate al pilota la posizione dell’infortunato agitando le braccia
  • riparare l’infortunato dallo spostamento di aria e detriti

NORME DI COMPORTAMENTO:
I percorsi descritti sono itinerari aperti a tutti, molto apprezzati anche dai trekker.
-In discesa è buona norma moderare la velocità e cedere il passaggio a chi procede a piedi nella direzione opposta.
-Anche l’attraversamento degli alpeggi richiede cautela; i cani da conduzione del gregge possono essere aggressivi se non scendiamo dalla bici o ci avviciniamo troppo alle pecore!

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