ALTO PIANO DELLA GARDETTA

Equipaggio indispensabile per questa escursione sono una torcia e la macchina fotografica.
Vedrete uno dei Patrimoni Geologici italiani, intervallato dai resti di numerose opere belliche.
Da metà giugno-metà settembre potrete anche ristorarvi presso il rifugio alpino in quota.

Lasciato il parcheggio al termine della strada asfaltata, seguite lo sterrato in direzione della conca di Prato Ciarliero (1940 mt).
Già a quest’altezza potete osservare dei resti di caserme del 1940, periodo di breve conflitto bellico con la Francia.
Da qui abbandonate la rotabile per seguire una vecchia mulattiera che si inerpica sulla sinistra, tagliando le pendici della Rocca Limburny e del Bric Cassin.
Più in alto ci si avvicina al centro del Vallone (quota 2300 mt) passando accanto a diverse opere fortificate. Se siete dotati di una torcia potete addentrarvi nei freschi stanzoni rivivendo le esperienze di vita militare.
Dopo alcuni tornanti si raggiunge il Passo della Gardetta (2437 mt); da subito ci si imbatte nel panorama dell’altipiano con una vista mozzafiato a 360°.
A dominare è indubbiamente la Rocca La Meja.
Dal valico il sentiero raggiunge l’altipiano, crocevia tra Val Maira, Grana e Stura.
Seguendo la rotabile ex militare che si snoda sulla destra potete raggiungere l’anfiteatro di Fonda Brancia e quindi il Passo di Rocca Brancia (2620mt) che si apre su un’impervia fascia rocciosa. Superato il valico si scende in Valle Stura verso la Fonda dell’Oserot.

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